Lavarsi le mani da solo è una delle prime nozioni d’igiene che il bambino può imparare. L’interesse innato per l’acqua, e il fatto di vedere questo gesto ripetuto di frequente dalle persone intorno a lui, stimolerà sicuramente la sua curiosità.
Trasformate questa attività in una sorta di piccola rappresentazione teatrale, con una sequenza ben precisa e sempre uguale: salire sullo scalino (aggrappandosi al lavabo se serve), aprire l’acqua del rubinetto facendo uscire un piccolo getto, bagnarsi le mani e richiudere l’acqua. Prendere il sapone, passarlo sulle mani, riporlo nel suo contenitore. Strofinare bene ogni dito, il palmo della mano e il dorso. Riaprire il rubinetto, sciacquare le mani con cura, richiudere il rubinetto. Scendere dal gradino, prendere la salviettina, asciugare le mani e riporla al suo posto.
Mostrategli come fare lentamente, insistendo su ogni gesto e descrivendolo con parole semplici sussurrate dolcemente.
Per arrivare a compiere tutto il rituale in modo automatico ci vorrà tempo. Siate pazienti e non correggete i suoi gesti interrompendo l’azione. Mostrategli invece il gesto corretto facendo in modo che lo trovi interessante e voglia imitarvi.
Proponetegli di lavarsi le mani ogni volta che rientrate in casa e dopo mangiato. Quando non ne ha voglia, mostrategli le vostre mani e dite: “Guarda come sono sporche. E le tue?”. Invitatelo a guardare le sue mani mostrandogli che sono sporche. Capirà così lo scopo del gesto.
A volte, i bimbi vogliono lavarsi le mani di continuo: lasciatelo fare. Il suo scopo non è quello di avere le mani pulite, ma di apprendere in modo preciso la sequenza dei gesti attraverso la ripetizione.
Tratto da “Come liberare il potenziale del vostro bambino – Manuale pratico di attività ispirate al metodo Montessori per i primi due anni e mezzo” di Daniela Valente
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