Oggi vorrei darvi un piccolo spunto di riflessione: 5 consigli da mettere in pratica da subito per migliorare la convivenza con il tuo bambino tratti dal nuovo libro di Daniela Valente con le attività ispirate al metodo Montessori da 3-6 anni “Come liberare il potenziale del vostro bambino” (di cui potete scaricare un estratto gratis cliccando sul bottone qui).
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Ricordatevi che la dottoressa Montessori riteneva che fino a tre anni d’età un bambino non è in grado di obbedire volontariamente ad un comando a meno che esso sia in sintonia con il proprio volere e solo a partire dai tre anni questa capacità si sviluppa attraverso l’autodisciplina.
Dovete comprendere che vostro figlio sta crescendo ed è alla ricerca della propria personalità, del proprio io e per farlo esercita la propria volontà: è un fatto normale e sano.
Cercate piuttosto di guidare questa forza verso attività costruttive, dando al bambino occupazioni reali, piccole responsabilità dove possa riuscire e dimostrare a noi e a sé stesso che sta diventando grande: chiedetegli di aiutarvi a portare la spesa, lasciate che sia lui ad aprire la porta di casa con le chiavi, dategli la possibilità di scegliere i propri abiti (magari tra una proposta limitata in modo che non voglia uscire in costume d’inverno), dategli la responsabilità di innaffiare una piantina, la sua pianta!
Vi posso assicurare che il vostro bambino diventerà presto il vostro miglior aiutante: chiedetegli di farvi dei piccoli servizi e fatelo con la stessa cortesia eserietà che utilizzereste con un adulto. I bambini sono gli essere umani più generosi e amorevoli con cui possiate avere a che fare. Attraverso il lavoro con voi apprenderà che è capace di fare delle cose, che è utile alla famiglia e che può donare agli altri come vi vede fare con lui.
2. METTETEVI NEI SUOI PANNI
Nei momenti duri, quelli in cui si oppone a voi, cercate di comprenderne le ragioni profonde e invece di combattere l’atteggiamento e piegare artificialmente la sua volontà, spostate l’attenzione lontano dal problema sorto e cercate di proporgli un’alternativa che gli sia accettabile. Ad esempio se non vuole assolutamente mettere le scarpe per uscire e voi siete di fretta, invece di obbligarlo con la forza, spostate la richiesta: “Vuoi le scarpe blu o quelle rosse?”, “Apri tu l’auto della mamma? Per farlo dobbiamo uscire e per uscire servono le scarpe”.
3. UTILIZZATE L’EMPATIA
Il dottor John Medina nel suo libro “Naturalmente intelligenti”, ci insegna come l’uso dell’empatia possa risolvere la maggior parte dei conflitti tra genitori e figli. Egli ci fa l’esempio della piccola Emily di due anni che, in coda all’ufficio postale con la mamma, comincia a fare i capricci perché vuole un bicchiere d’acqua. Invece di dire alla bambina che non è possibile ottenere dell’acqua in quel momento, oppure di dirle di smetterla e star zitta, Medina ci riporta il consiglio seguente, riconoscendo le sensazioni della bambina ed esprimendole empatia: “Hai sete, vero? Sarebbe proprio bello poter bere un bel bicchierone di acqua fresca. Vorrei tanto che la fontanella funzionasse, così ti tirerei su prendendoti in braccio e potresti bere finché vuoi”. L’empatia esercita un effetto calmante e il bimbo si sente compreso, allo stesso tempo capisce l’impossibilità del genitore di realizzare il suo desiderio nonostante ci sia la volontà di farlo.
4. DEDICATEGLI IL TEMPO NECESSARIO
Al giorno d’oggi siamo tutti genitori super impegnati tra famiglia, il lavoro, la casa e gli impegni sociali. Spesso ci troviamo a dover scegliere quello che vorremmo fare e quello che invece dobbiamo fare e, a volte, ci vediamo costretti a trascurare i nostri bambini per poter preparare la cena o pulire la casa. Per un adulto tutto cio’ é comprensibile, ma agli occhi di un bambino, non é facile da accettare che quando vorrebbe giocare con la mamma, lei non puo’ mai e cio’ gli crea parecchia frustrazione che si trasforma il “capricci” o atteggiamenti negativi volti a richiamare la nostra attenzione e soprattutto a farci smettere di fare cio’ che invece dovremmo fare!
Pensare di poter cambiare totalmente la routine familiare é impossibile a sarebbe un consiglio senza senso.
Quello che pero’ vi consiglio é di trovare un momento da dedicare al vostro bambino prima di occuparvi delle vostre faccende. Spiegategli che dovrete fare questo e quello ma che prima vorreste stare insieme per, ad esempio, leggere un libro, fare un’attività o un gioco insieme. Egli sentirà che, nonostante siate occupati, il vostro primo pensiero va verso di lui. Se poi vi é possibile, coinvolgetelo nelle faccende di casa dandogli la possibilità di partecipare al vostro lavoro invece di escluderlo.
5. PREPARATE L’AMBIENTE
Un altro punto essenziale per aiutare il bambino ad essere autonomo e quindi ad opporsi il meno possibile al genitore risiede nella preparazione dell’ambiente. In un ambiente non adatto a lui è impossibile per il bambino di occuparsi di sé da solo, creandogli una grande frustrazione a causa del divario tra la sua voglia di essere grande e l’impossibilità di far da solo. Più l’ambiente è di facile utilizzo per lui, più sarà grande la sua voglia di utilizzarlo e di fare con voi.
Tratto liberamente dal libro “Come liberare il potenziale del vostro bambino – Manuale pratico di attività ispirate al metodo Montessori da 3 a 6 anni” di Daniela Valente
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La mia bimba ha 8 mesi