Tra i 12 e i 15 mesi il bambino inizia ad essere affascinato ed attratto dai nostri gesti quotidiani. Inizia a sentirsi pronto e in grado di imitare le attività degli adulti. Vorrebbe, infatti, partecipare alla vita reale e ai gesti concreti che vede ruotare attorno a lui. I giochi certamente lo interessano, ma ha bisogno di utilizzare le mani, per esplorare e sperimentare.
Offriamogli, allora, la possibilità di starci accanto in queste azioni concrete, facendolo sentire capace e dandogli l’opportunità di “fare da solo”, come lui desidera nel profondo di se stesso.
Gli esercizi di vita pratica sono tutte quelle attività che facciamo quotidianamente e che il bambino può imparare a compiere da solo per diventare autonomo. Allo stesso tempo egli impara il corretto utilizzo degli oggetti e allena il movimento fino della mano e del corpo nello spazio. La caratteristica fondamentale delle attività Montessori è che il bambino abbia a disposizione strumenti e oggetti “veri”, con i quali compiere delle azioni reali e non simulate.
Tratto da “Come liberare il potenziale del vostro bambino – Manuale pratico di attività ispirate al metodo Montessori da 0 a 3 anni” di Daniela Valente
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Impara ad avere fiducia nelle proprie potenzialità, a concentrarsi e sentirsi indipendente.
Controllerà i propri muscoli e osservandone il risultato, imparerà a dosarne la forza e regolarizzerà i propri movimenti.
Vediamo insieme qualche attività di vita pratica da preparare per il nostro bambino
Prendersi cura di sé
Qui sono racchiuse tutte le attività che riguardano la cura di sé. Invece di vestire, pettinare, lavare, il nostro bambino come fosse un bambolotto, facciamolo insieme a lui. Prepariamo piccoli spazi che gli offriranno la possibilità di compiere semplici e brevi gesti da solo. Il bambino che può prendersi cura di sé, sarà sereno e libero.
Diamogli la possibilità di: vestirsi da solo, lavarsi i denti, pettinarsi, sistemare i vestiti, lavarsi le mani, imparare l’igiene personale.
Prendersi cura dell’ambiente
Se il bambino viene coinvolto nell’ambiente in cui vive, sarà naturalmente predisposto a prendersene cura.
Tutto questo può avvenire attraverso la collaborazione, che sarà l’unico modo per permettere al bambino di fare da solo. Le attività che possiamo proporre, in vari modi, sono: l’utilizzo della spugna, lavare i vetri, spazzare, preparare la tavola, prendersi cura di una pianta, stendere la biancheria.
In cucina
Questo luogo, per il bambino, ha un fascino speciale. In cucina si tocca, si assaggia, si odora. In questo spazio il bambino ha bisogno del nostro supporto e di fare insieme a noi le attività.
Può aiutarci a: preparare uno spuntino, apparecchiare, servirsi da bere, tagliare, grattare il parmigiano, fare una spremuta, spalmare, fare i biscotti.
In cucina con Montessori: leggi l’articolo
Il nostro bambino ha bisogno di noi. La nostra figura deve rappresentare, per lui, una guida preziosa e presente, ma senza invadere i suoi spazi, i suoi ritmi e i suoi tempi. Gli basterà sapere che ci siamo, non per dirgli quello che deve fare, ma per offrirgli l’opportunità di “fare da solo” e sperimentarsi.
Questa, in fin dei conti, è la Vita Pratica nella pedagogia Montessori: permettere al bambino di scoprire il mondo che lo circonda, rendendolo parte attiva del suo meraviglioso processo di crescita.
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2 risposte
[…] concentrazione appresa nei periodi precedenti del bambino, attraverso le attività di vita pratica, dei travasi, permetterà in questa fase di focalizzare tutta l’attenzione sull’attività. La […]
[…] Nella nostra famiglia la cucina ha rivestito questo ruolo fin da quando Axel era piccolo. Io amo cucinare e sperimentare cucine di varie etnie, Axel era spesso in cucina con me e già da piccino è stato coinvolto attraverso le attività di vita pratica Montessori. […]