Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di empatia. In alcune scuole europee si sono attivate delle vere e proprie lezioni di empatia, per favorire una maggiore attenzione all’aspetto emotivo e affettivo, fin dalla prima infanzia.
Ma cos’è veramente l’empatia e cosa rappresenta?
Vediamolo insieme
Il termine empatia, di derivazione greca, significa letteralmente “sentire dentro”. Possiamo tradurlo come la capacità di mettersi nei panni dell’altro e di sentire ciò che sente l’altro, astenendosi da giudizi di qualsiasi tipo e accogliendo i vissuti e i sentimenti dell’altro. Nelle scienze umane, infatti, l’empatia sta ad indicare un atteggiamento verso gli altri caratterizzato da una capacità di comprensione e attenzione verso gli altri, mantenendo fuori vissuti personali e giudizi morali.
La qualità della relazione si basa sull’ascolto attivo e capace di accogliere, senza giudicare, l’altro. Possiamo quindi dedurre quanto sia importante insegnare, fin da piccoli, ai bambini la capacità di ascoltare e di accogliere l’altro, senza deriderlo, persuaderlo, discriminarlo.
Attraverso l’empatia si riesce a comprendere cosa sta provando l’altra persona e si riescono ad instaurare rapporti umani veritieri e profondi, che sono alla base di una capacità di arricchimento personale ed affettivo, in un tempo dopo sembriamo circondati da valori nulli e aleatori.
Far comprendere al nostro bambino che capiamo come si sente, ad esempio, durante un capriccio o un lungo pianto, invece di partire subito con rimproveri e punizioni, significa dare un riconoscimento alle sue emozioni, senza sminuirle o inibirle. Significa fargli arrivare il messaggio che la sua sofferenza o il suo disagio ci arrivano e fanno parte di noi, così come condividere con lui una gioia o manifestare felicità per un suo successo.
La capacità empatica rendere sicuramente il bambino più libero di gestire le emozioni proprie e dell’altro, crescendo. Gli permetterà di non utilizzare come metro di valutazione il giudizio, nelle relazioni umane, ma piuttosto la comprensione e l’accoglienza.
Gli permetterà di non discriminare, perché prima di ogni cosa c’è il confronto e l’ascolto. In un mondo così pieno di relazioni vuote e banali, regalare al bambino gli strumenti per andare più in profondità, significherà donargli un patrimonio affettivo che lo aiuterà nei momenti difficili della sua vita.
Possiamo, quindi, sintetizzare così il significato della parola Empatia:
• Sapersi mettere nei panni dell’altro, accogliendone vissuti e sentimenti
• Eludere il giudizio morale e personale da ciò che dice l’altro
• Comprendere il vissuto emotivo dell’altro
• Saper condividere con l’altro gioie e dolori, senza provare invidie o rancori
Infine, sentire con l’altro, diverso da noi, il senso dei suoi racconti e delle sue emozioni e condividerle in maniera attiva e partecipata.
Ma l’empatia si può veramente insegnare? Lo vedremo insieme nel prossimo articolo.
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